Palazzo d'epoca in pieno centro storico

codice 101VA1138
550.000 €
Vani 8 Bagni 4 Superfice 640mq
8 4 640mq
550.000 €

Caratteristiche

Codice 101VA1138
Prezzo 550.000 €
Tipo Contratto Vendita
Superfice 640mq
Città Mesagne (BR)
Tip. Immobile Casa indipendente
Condizioni Buone
Vani 8
Cucina Abitabile
Bagni 4
Classe Energetica G
Zona immobiliare Centro storico
Numero di piani 2
Piano 1
Ascensore No
Spese Condom. 0
Camere da letto 3
Soggiorno Si
Ripostiglio Si
Terrazzo Si
Balcone Si
Ingresso indipendente Si
Anno di costruzione 1500
Stile Architettonico Antico
Giardino Privato
Piscina No
Riscaldamento Autonomo
Pannelli fotovoltaici No
Pannelli solari No
Impianto Geotermico No
Antincendio No
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Descrizione

Proponiamo in vendita palazzo d’epoca del XVI secolo, sviluppato su più livelli, di oltre 600 mq di copertura in pieno centro storico, posto sull’antica cinta muraria della città.

Il palazzo fu costruito dai Frati Celestini – appena insediatisi a Mesagne – come convento attiguo all’antica chiesetta di San Bartolomeo e, successivamente, nei primi anni del ‘600, il convento fu acquistato dal Barone Rini – da cui prende il nome la via in cui il palazzo è ubicato – destinandolo a sua dimora stabile. Nel frattempo, invece, i Celestini fondarono il loro nuovo Convento accanto all’attuale Chiesa di Santa Maria in Betlem.

Via Rini è precisamente quell’arteria basolata con antiche “chianche salentine” che collega Piazza Sant’Anna a Piazzetta dei Ferdinando, in prossimità di quella che per i mesagnesi è nota come “la scaledda”.

L'edificio si presenta come un imponente blocco rettangolare con facciata principale scandita da finestre regolari, ognuna dotata di balconcini in ferro battuto, e da un maestoso portone in legno. Accedendovi, ci troviamo nell’ingresso voltato a botte che disimpegna i vani al piano terra: originariamente di servizio, questi ambienti sono anch’essi perlopiù voltati a botte e dotati di bagni. Sono vani generosi nella metratura: uno di questi ha accesso anche autonomo su via Rini, un altro è destinato a camera per gli ospiti con bagno privato e gli altri due grandi vani pluriuso sono da destinare, eventualmente, a biblioteca o studio.

L’ingresso ci porta poi all’androne scala principale: nelle mura di questo ambiente è stato conservato e inserito uno stemma rinvenuto durante i lavori di restauro, rappresentante un fenicottero con una pianta di fava e realizzato, si suppone, per portare buon auspicio e salute ai malati ricoverati nel convento.

La scala monumentale, che collega il piano terra al primo piano, è impreziosita da decori in ferro battuto e da una importante vetrata da cui si può accedere al cortile interno con agrumeto secolare (citato già negli antichi scritti mesagnesi) di 125 mq, tra i pochissimi ancora esistenti nel centro storico. Un tempo, in quest’area, sorgeva l’antica chiesetta attigua al convento.

Al primo piano l’ampio salone di rappresentanza con doppia volta a spigolo, alta circa sette metri dal pavimento, si manifesta in tutta la sua maestosità e disimpegna tutta la zona giorno formata da soggiorno, sala da pranzo e cucina (anch’essi collegati in modo da formare una caratteristica enfilade di camere tutte affaccianti sulla strada principale). Ogni ambiente, ad accezione della cucina e dell’attiguo vano di servizio, è caratterizzato da soffitti con volte a spigolo tipiche dell’architettura salentina.

Una particolare attenzione va riservata alle camere da letto (ognuna col proprio bagno privato), dove si può ammirare in ogni dettaglio la maestria degli artigiani del XVII secolo: soprattutto nella volta detta “a cielo appeso” della camera padronale, i cui decori a motivi floreali in rilevo, realizzati in gesso, fanno supporre potesse essere ad uso del priore o destinata come cappella privata del convento.

Termina il tutto il terrazzo a livello di 50 mq circa che poggia sull’antica cinta muraria della città e garantisce una privatissima vista sulla chiesa dei Domenicani.

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